
Affidiamoci alla Madonna del Popolo e delle Grazie

A questa duplice intercessione mariana la Diocesi di Ferrara-Comacchio oggi vuole affidarsi, come anche guardare con fede ad altre presenze di culto mariano in tante parrocchie (penso, in città, alla Madonna del Salice di S. Giorgio, alla Madonna della Misericordia di S. Francesca Romana, alla Madonna delle Grazie di S. Stefano, al S. Cuore di Maria della Sacra Famiglia, alla Madonna di Lourdes di S. Gregorio, alla Madonna della Visitazione alla Madonnina, alla Madonna del Perpetuo Soccorso nell’omonima parrocchia; e nel territorio diocesano, alla Madonna della Pioppa di Ospitale di Bondeno e alla Madonna della Misericordia di Rimini a Bondeno; alla Madonna del Poggetto di S. Egidio, alla Madonna delle Grazie di Denore, alla Madonna della Galvana di Berra, alla Madonna della Corba di Massafiscaglia). Il silenzio e le parole di Maria nei Vangeli ispirano i silenzi e le parole di questo nostro tempo. Il dolore della Madre, lungo la Via Crucis, sotto il crocifisso e nella deposizione, così straordinariamente rappresentata nel compianto del Mazzoni - della nostra chiesa di San Michele del Gesù - accompagnano il nostro dolore per la malattia e la morte di tante persone, anche a noi care. La tomba vuota contemplata da Maria, e le apparizioni del Risorto a Lei e ai discepoli, sostengono la nostra fede e la nostra speranza: dei bambini e dei ragazzi, dei giovani e degli adulti, degli anziani, dei laici e dei consacrati, dei presbiteri e dei diaconi.
Guardando a Lei, e confidando nella sua intercessione presso il Figlio, vi invito Giovedì 2 aprile a recitare il Rosario in famiglia, per una preghiera unanime a Maria “Madonna del Popolo” e “Madonna delle Grazie”, e a recitare alle ore 12, accompagnati dal suono delle campane, l’Atto di affidamento a “Maria, Madonna del Popolo in Aula Regia”, pubblicato nella Lettera Pastorale per l’anno 2019-2020:
Atto di affidamento a Maria, Madonna del Popolo nell’Aula Regia
O Maria, Madonna del popolo nell’Aula Regia, ci rivolgiamo a Te, Vergine e Madre, nell’anno a ricordo della tua Incoronazione:
benedici e proteggi queste terre del Delta, antiche e nuove, segno e frutto del lavoro e della fatica dell’uomo, luogo di incontro di persone e famiglie provenienti da luoghi diversi, perché non cessino di essere casa e luogo di ospitalità fraterna;
benedici e proteggi, o Madre e Sposa, le nostre famiglie, felici e ferite, di sposi e genitori giovani e di anziani, con i figli e senza figli, i nonni, perché diventino “come una Chiesa domestica”;
benedici e proteggi, o Madre di Cana, chi sceglie di prepararsi al matrimonio cristiano ed è alla ricerca di una casa, di un lavoro che non sia precario, di una libertà responsabile, perché cresca nella fedeltà e nel dono;
benedici e proteggi, Donna della Visitazione e del servizio, chi, genitore, operatore sanitario e sociale, volontario cura la vita nel momento del suo concepimento, della sua nascita, della sua sofferenza e della sua conclusione, perché siano servitori della nuova generazione;
benedici e proteggi, o Donna del sì, chi è in cammino, alla ricerca della propria vocazione laicale, di vita consacrata o al ministero diaconale e presbiterale, perché sia capace di obbedienza come Te;
benedici e proteggi, o Madre delle Grazie, le città e i paesi della nostra Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, che vivono il disagio dello spopolamento, di una nuova unità da ricercare, perché non si chiudano al bene comune;
benedici e proteggi, o Madre della Via Crucis, chi è malato, chi ha scoperto la malattia, chi è vittima di violenze, chi si prepara alla morte, i genitori segnati profondamente dalla morte improvvisa di un figlio, perché non perdano la speranza;
benedici e proteggi, o Vergine del creato, i nostri Lidi, luogo di riposo e di vacanza, perchè una salvaguardia del creato necessaria, ma non facile, li conservino e valorizzino per il bene di tutti.
Dio Padre, per i meriti di suo Figlio e per l’azione dello Spirito Santo, in compagnia di Maria, Madonna del Popolo nell’Aula Regia, Vergine e Madre, ci accompagni nel cammino della vita di ogni giorno verso l’incontro con Lui, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
L’intercessione dei nostri Santi: Triduo al Beato Carlo d’Asburgo-Este
In tempi di sofferenza e di speranza, come gli attuali, la fede ci invita anche a confidare nella intercessione e nella comunione dei Santi. I Santi sono i nostri Patroni, sono coloro che nelle nostre chiese ci accompagnano a guardare al Signore, presente nell’Eucarestia, sono le figure a cui è legato il nostro nome. Ogni Santo ha una storia di fede, speranza e carità originale, spesso legata alla contemplazione e all’azione, alla preghiera e alla carità, all’amore ai poveri e alla prossimità ai sofferenti. Al termine del Triduo di preghiera mariano, accogliendo l’iniziativa della Gebetsliga e del Monastero benedettino di S. Antonio Abate, l’Arcidiocesi invita a un altro Triduo di preghiera, al Beato della Casa d’Este, Carlo D’Asburgo-Este. Il Beato Carlo, nel periodo della prima guerra mondiale, oltre che lavorare per la ricerca della pace e per alleviare le sofferenze del conflitto, in fedeltà al Papa e contro gli interessi economici e politici di alcuni potenti, ha saputo leggere in ogni situazione della propria vita la volontà del Signore, accettando la morte per polmonite fulminante con fede e in unione con Dio, per il suo popolo, lontano dalla sua terra, in esilio, con accanto una moglie incinta all’ottavo mese, a cui confiderà: “Ho sempre cercato di conoscere la volontà di Dio e di eseguirla nel modo perfetto”. Il Triduo di preghiera al Beato Carlo D’Asburgo-Este sarà celebrato da lunedì 30 marzo a mercoledì 1 aprile, giorno della nascita al cielo del Beato. Il sussidio e la preghiera al Beato Carlo sarà disponibile sul sito dell’Arcidiocesi.
“Abbracciare la Croce” come la serva di Dio Laura Vincenzi
“Abbracciare la Croce” come la serva di Dio Laura Vincenzi

Ferrara, 30 marzo 2020
+ Gian Carlo Perego
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio
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