sabato 9 maggio 2020

LETTERA AI SACERDOTI: UN TEMPO NUOVO DI VITA ECCLESIALE

Cari confratelli,
con lunedì 18 maggio inizia un tempo nuovo, non solo per la vita sociale delle nostre città e dei paesi, ma anche per le nostre comunità parrocchiali. Il Covid 19 ha investito la vita sociale e culturale, economica e politica, la vita della città e, nella città, della Chiesa: limitandone per mesi gli spazi di vita, i tempi e i luoghi della celebrazione e della formazione, le relazioni sociali ed ecclesiali.
Le scelte assunte sono nate da due motivi: la non conoscenza degli effetti e della cura del virus; il grande numero di contagiati e di morti. E di fronte a queste scelte anche la Chiesa ha agito con prudenza e responsabilità, obbedendo alle norme stabilite. Il tempo nuovo che inizia non vede scomparire la paura e la realtà del contagio, neppure vede già una cura, ma solo una diminuzione dei contagi e una più consapevole conoscenza, insieme a diffusi strumenti di distanziamento sociale e di tutela, sia della salute che della vita.
E in questo nuovo tempo le nostre libertà, anche la libertà religiosa, precedentemente limitate in coscienza e in obbedienza alle leggi per tutelare la salute e la vita delle persone, possono essere esercitate, ma con il rispetto di alcune norme comuni, mantenendo la stessa prudenza, obbedienza e responsabilità. In quanto responsabile legale della parrocchia, il parroco è anche il responsabile per la sicurezza in questo tempo particolare.

Le regole delle celebrazioni e la preparazione della chiesa

Le nostre chiese, che sono rimaste aperte alla preghiera personale e alla celebrazione del sacramento della Riconciliazione, potranno essere aperte anche alla partecipazione dei fedeli alla celebrazione dell’Eucarestia e alle altre celebrazioni dei Sacramenti, tranne che per il sacramento della Confermazione. La partecipazione dei fedeli chiede, però, di continuare a mantenere alcune disposizioni che già erano state indicate:

venerdì 1 maggio 2020

INDICAZIONI PER LE CELEBRAZIONI DOPO IL 4 MAGGIO


Cari confratelli,
il 4 maggio inizia una nuova fase per la nostra vita ecclesiale in relazione alle norme di contrasto al Covid-19 e alla tutela delle persone. Dopo il lungo frangente, in cui è avvenuta “la limitazione di diversi diritti costituzionali, tra i quali anche l’esercizio della libertà di culto”, un passo in avanti riguarda la possibilità del Rito delle Esequie in chiesa o all’aperto, con un massimo di 15 partecipanti, senza cortei funebri, che si aggiunge alla possibilità di celebrare il Sacramento del Matrimonio e del Battesimo, con i testimoni, i padrini e le madrine, e i genitori. È un primo passo verso la ripresa piena delle celebrazioni con il popolo di Dio nelle chiese, rimaste comunque sempre aperte per la preghiera personale, la visita al Ss. Sacramento e le Confessioni. Vi invito quindi a curare in modo particolare anche se con un numero ancora ristretto di fedeli il rito delle Esequie, che ci permette una preghiera di suffragio per il defunto e un gesto di consolazione fraterna per i familiari. Naturalmente, per le Esequie e per i sacramenti del Battesimo e del Matrimonio, occorrerà seguire alcune indicazioni: “un tempo contenuto” della celebrazione; il distanziamento (almeno un metro, meglio un metro e mezzo); la protezione delle vie respiratorie con mascherine; il posizionamento di un dispensatore di gel all’ingresso e la misurazione della temperatura, che non deve superare i 37,5 °C, con un termometro digitale o un termo-scanner; la pulizia e la ventilazione frequente dell'ambiente; la sanificazione periodica della chiesa e qualora quest'ultima rimanesse aperta durante il rito la presenza di una persona alla porta che impedisca l'accesso ad un numero superiore di partecipanti e controlli che tutti rispettino le regole. Nel caso delle Esequie con la S. Messa, si continuerà ad evitare di scambiarsi il segno di pace; la comunione verrà distribuita solo sulla mano; il presbitero o il diacono, indossando la mascherina
e disinfettate le mani, si recherà tra i fedeli per la distribuzione.

Nel frattempo, è bene iniziare a pensare alla riorganizzazione dei banchi e delle sedie in chiesa (collocando un segno per individuare i posti disponibili per le sedute e quelli da lasciare vuoti), tenendo presente la distanza di almeno un metro gli uni dagli altri, così da prepararsi anche al giorno del mese di maggio in cui si potrà finalmente celebrare l’Eucaristia con il popolo di Dio. Importante è familiarizzare fin da subito con l'igienizzazione, oltre che munirsi degli strumenti necessari ad essa (l’Ufficio Tecnico-Amministrativo ha già inviato a ciascuno di voi la proposta di acquisto di un dispenser gel a colonnina indicando prezzi e modalità per ordinarla). È fondamentale munirsi anche di mascherine per chi ne avesse bisogno al momento dell'ingresso, oltre che di un termometro digitale o un termo-scanner. Suggerisco caldamente, in questo periodo, di togliere i tappeti dalla chiesa. Al momento sono ancora sospese tutte le processioni e i cortei. I parroci, gli amministratori parrocchiali, i rettori non devono dimenticare che sono i legali rappresentanti della parrocchia e pertanto anche i responsabili della sicurezza nelle nostre chiese durante l'emergenza sanitaria ancora in atto.
Confido nella prudenza, nella obbedienza e nella responsabilità di tutti, così da riprendere la vita ecclesiale gradualmente e in sicurezza, per i fedeli e per noi. Ogni modifica al protocollo sarà subito comunicata. Nel frattempo, facciamo conoscere ai fedeli queste disposizioni, con i diversi strumenti di comunicazione, mettendo anche un cartello alla porta della chiesa.
Il Signore ci accompagni e ci benedica.

Gian Carlo Perego
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa

In questo link potete scaricare il decreto in pdf e gli allegati.

FOGLIO DI COLLEGAMENTO. - V DOMENICA DI PASQUA

  GIORNO ORA APPUNTAMENTO DOMENICA 28 APRILE V Domenica di Pasqua 8.00 S. Messa - PRO POPULO. 10.00 S. Messa - def.ti Angelo, Anita 12.00 S....