venerdì 13 marzo 2020

ESSERE CRISTIANI OGGI

Che cosa significa essere cristiano?
Basta frequentare la catechesi? Ricevere i sacramenti? Far parte di una comunità parrocchiale?
Il termine o appellativo “cristiano” appare ben tre volte nel Nuovo Testamento. Deriva dall’ebraico mashiah o dal greco cristhos, cioè unto-santo.
Gesù riceve questo appellativo che lo identifica come messia desiderato dagli uomini ed incontrato nella storia.
Che cosa significa per me essere cristiano?
Questa domanda che troppe volte mi sono sentito rivolgere mentre ero adolescente, tra le contraddizioni di un corpo che cambia, di una mente che si sviluppa e che cerca di dare equilibrio alle tante voglie e ai tanti desideri che appartengono allo sviluppo di una coscienza. La risposta allora era densa di ideali, sogni, speranze di un cristianesimo che nasce da un incontro, ma che troppe volte era una risposta istintiva ad una morale poco conosciuta. Crescendo fisicamente e spiritualmente mi sono convinto che il cristianesimo non fosse solo un’appartenenza ad una religione, ma un incontro reale con Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio.
La domanda può essere posta così: conosci Gesù, il Cristo?
Ognuno di noi deve fare la sua personale conoscenza e deve iniziare a dire: " Il Messia ci annuncerà ogni cosa”. Gesù è una persona vivente e può essere incontrato, può essere conosciuto proprio come qualsiasi “persona” può essere realmente incontrata e conosciuta.
Egli non è “un'idea”, ma parla, vede, ascolta, vive la nostra quotidianità.
L'individuo che si professa cristiano, ma ha conosciuto Cristo esclusivamente come “idea” e non lo ha incontrato come persona, si trova ancora molto lontano dal vero cristianesimo.
Siamo cristiani se abbiamo conosciuto Gesù e ci siamo lasciati conquistare dalla Sua Parola che, se accolta nella nostra vita, diventa una sfida verso un mondo scristianizzato.
Incontrando Gesù diventiamo quindi anche noi suoi annunciatori, raccontando la nostra storia di relazione con Dio nel mondo.
Il racconto delle tante persone che hanno incontrato Gesù diventa una trasmissione viva, chiamata Tradizione.

Essa è distinta dalla Sacra Scrittura, sebbene sia ad essa strettamente legata. Per suo tramite «la Chiesa, nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto, perpetua e trasmette a tutte le generazioni, tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede. Le asserzioni dei santi Padri attestano la vivificante presenza di questa Tradizione, le cui ricchezze sono trasfuse nella pratica e nella vita della Chiesa che crede e che prega. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 78)
Sono stati conquistati più uomini con la testimonianza che con la predicazione e una notevole parte di coloro che sono stati conquistati con la predicazione è stata portata nella comunità attraverso la testimonianza.
La testimonianza conquista non soltanto perché è un mezzo spontaneo e genuino, ma anche perché è una mediazione pratica che può raggiungere qualsiasi persona: il conoscente, il genitore, l'amico, il parente, il compagno di viaggio; tutti possono essere raggiunti dalla testimonianza di colui che “parla” perché ha udito e ricevuto.
Siamo veramente cristiani? Abbiamo conosciuto Gesù?
don Stefano Zanella

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